17/04/10

Lasciate che i preti vengano a me...

Questo fotogramma è l'apogeo di

Deliver Us from Evil di A. Berg (2006)

dove costui sembra provarci un gran gusto, anche in tribunale, raccontando delle sue birichinate commesse in terra di California, tra gli anni '70 e '80; qui ha appena finito di scrivere una lettera di scuse rivolta ad alcune delle sue vittime, uomini e donne molestati o stuprati in buona fede durante la loro infanzia: scusatemi tanto, dice, non avrei dovuto farlo. Venite a trovarmi, se volete parlarne. E conclude simpaticamente la lettura dicendo "Spero tanto che veniate!" e sfonda la quarta parete con una breve, rapida strizzatina d'occhio. E' un'icona vivente del clero.

il giovane prete a pranzo dalla famiglia di una vittima
(quella sulla destra :)

Quest'uomo è uno "stupratore seriale" con decine o centinaia di precedenti; nessuno conosce il numero esatto delle sue vittime perché una minima parte di loro hanno avuto il coraggio di denunciare le violenze subite; e questo, lo sappiamo, vale per tutti i preti, e per tutte le loro potenziali vittime. Ma se un solo fottuto Irlandese può rovinare centinaia di bambini della California, cosa possono fare i milioni di preti a piede libero nel mondo?

In verità, in verità vi dico che ho scaricato questo documentario pensando che fosse questo, visto sulla TSI2 anni fa. Il motivo di questo insolito pescaggio era il mio intento di estrapolare quella verità che il Ns. Eroe Ecclesiastico qui rivela in due occasioni; in tribunale, quando risponde sotto giuramento di essere stato a sua volta molestato da un prete quand'era bambino, e a casa sua, quando lo ripete in tono più sommesso alla videocamera, aggiungendo che "questo è il modo in cui si riproducono i preti".

Il mio intuito allora mi suggerì che le parole del vecchio porco corrispondevano molto probabilmente alla realtà dei fatti, dato che nessun individuo sano di mente si vorrebbe mai associare alla Grande Setta in veste di ministero, sicuramente lo vorrà un individuo profondamente insano, devastato dalla memoria di fatti a loro volta provocati da un individuo insano, e minato dai medesimi ricordi. Il fatto più curioso è che quella particolare scena, quella confessione intima in casa dell'ex-prete esiliato in Irlanda, non compare nemmeno in Sex crimes and the Vatican, e nemmeno nella versione originale non-sottotitolata che vediamo qui... Curious and curioser. A questo punto mi chiedo, dovrei cercare e pescare anche Sex crimes & the Vatican dal torrent, e dovrei rivedermelo tutto soltanto per riascoltare quella frase? Per il momento, credo che di preti sporcaccioni ed ex-bambini rovinati ne ho avuti abbastanza; invece di scaricarmi anche quello, vedrò di darmi da fare con un prete non appena ne incontro uno nell'ombra di un vicolo. Lo so, potrebbe piacergli, ma correrei volentieri il rischio.

Merita una nota il cameo di Joseph,

L'imperatore del Male

dal 1978 al 2005 il cardinale e futuro papa avrebbe dovuto sistemare quei cattivi preti sporcaccioni, e a differenza di quanto dicono i detrattori del film, ha fatto un ottimo lavoro.
Per la Chiesa, si intende.

Come dimostra la cartina, il pretaccio fu spostato in tre diverse parrocchie, sempre a poche decine di miglia dalla scena del delitto precedente, in modo che potesse sempre ritornarci a suo piacimento fintanto che non avesse fatto nuove conquiste in terra straniera.
Ma adesso che Ratzo si riposa sui meritati allori e qualcun altro deve lavare i panni sporchi, ci risiamo...

Il film è di una certa Berg. Ma è uno dei rari casi in cui gli eletti lavorano per il bene dei Gentili.

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